Cambia-menti

E’ già da un paio di anni che ho iniziato un profondo cambiamento del mio asset mentale: Ho deciso di eliminare tutti quegli input che inseriscono spazzatura all’interno del mio cervello o più in generale della mia vita.

Come è possibile immaginare la cosa non è assolutamente semplice da effettuare per due motivi sostanziali:

  • Non è semplice resistere ai continui bombardamenti mediatici che ogni giorno subiamo dal risveglio fino a quando, alla sera, spegniamo la luce della abatjour.
  • Sono un povero essere umano ed ogni tanto la testa prova a seguire il percorso meno tortuoso per potersi rilassare e quindi ricerca attività che non lo facciano lavorare troppo. Insomma, si imbosca!

La prima ad essere inquisita è stata la radio, sono un agente di commercio e passo molto tempo al giorno in auto; come amo dire l’automobile è il mio ufficio. Amavo quei programmi di attualità, sobri e spensierati, dove i conduttori affrontavano tematiche giornaliere senza troppi filosofismi o animi tesi. Era bello sentire il loro buon umore che mi accompagnava durante il giorno. Purtroppo, però, questi programmi erano intervallati da lunghi blocchi pubblicitari che in alcuni casi, naturalmente nei momenti più di alto share, potevano durare anche alcuni minuti.

Ricordo perfettamente il momento il quale mi accorsi che stavo canticchiando, involontariamente, il jingle di uno spot pubblicitario inerente un servizio di riparazione vetri auto. Si trattò come di un risveglio, un rinsavirsi di colpo, uno shock! Ricordo che come una folgorazione rimasi a pensare a quante volte mi capitava di ascoltare con piacere jingle musicali, a quante pubblicità ascoltavo in un’intera giornata, a quanti Mb del mio cervello, quindi, erano occupati da spazzatura.

Da quel giorno di due anni fa iniziò gradualmente un profondo cambiamento nella mia vita che tutt’ora è in fase di sviluppo. Niente più radio, televisione e notizie di attualità provenienti da una sola fonte, al loro posto musica e film on demand, podcast a gogò e notizie con una copertura totale proveniente da più fonti. Mi impegno ad utilizzare i Social soltanto in tre momenti della giornata, mattina, pranzo e cena.

Tutto sto spiegone a che pro? Beh, voglio condividere con voi che da quel giorno la mia vita è cambiata e sta cambiando tuttora. Finalmente mi accorgo di come mi trovavo in un mondo artificiale, creato appositamente per influenzare continuamente le mie scelte, per spingermi all’acquisto, ero in un Truman Show ed io ero l’attore protagonista.

L’influenzazione non avviene in modo secco, deciso, bensì attraverso un lento inesorabile stillicidio di input che può durare giorni, mesi o anni. Potrei parlare di diverse teorie ma preferisco farvi un esempio semplice e chiaro per darvi l’idea di cosa sto parlando.

Ad inizio anno una famosa industria di bevande, decide di lanciare sul mercato il prossimo energy drink, la Greensnail al gusto di Pizza ed Ananas con estratto di bava di lumaca che rallenta l’avanzare dell’età.

Che schifo, che stupidaggine!
Questa è la prima reazione che si è portati ad avere leggendo la descrizione, bensì nel corso di poco tempo questa sarà completamente rivoluzionata.

L’azienda inizia a pensare ad alcune attività di promozione per lanciare il proprio prodotto. Tra le tante idee che nascono dallo brainstorming dei pubblicitari si pensa ad un tormentone estivo più vicino ad un pubblico giovane, spensierato e che ami praticare sport.


A questo punto si inizia a pensare al testo: dovrà parlare di gita al mare e di caldo asfissiante perché verrà lanciato in estate e dovrà far venire voglia di qualcosa di rinfrescante, dovrà raccontare di un ambiente sudamericano per richiamare il gusto dell’ananas, il protagonista si chiamerà Gennaro per richiamare le origini Napoletane e poi ci sarà l’ Ammmore, si, quello non guasta mai.
Gennaro, subito dopo aver bevuto una bella lattina di Greensnail, sarà costretto ad effettuare una corsa folle tra le favelas per raggiungere l’aeroporto prima che il volo di Martina (Altrimenti la storia risulterebbe troppo meridionale) parti ed il nostro eroe non abbia avuto modo di esprimere i propri sentimenti. 
Sono certo che vi chiediate la lumaca che fine ha fatto? Beh, non è menzionata esplicitamente da nessuna parte ma il testo parlerà di quanto da anziani Gennaro e Martina, uniti da due vite non soddisfacenti, sognano un elisir per riportare dietro i propri giorni ed evitare l’errore di lasciarsi.
A completare il brano una musichetta estiva con strumenti brasiliani ed un ritmo incalzante che dia l’idea di movimento necessario al nostro energy drink.

Bella vero? L’ennesima canzonetta spensierata senza anima…eh no, un anima ce l’ha ed è stata creata a tavolino con tutti i crismi affinché sia un successo, un tormentone.

Bene, spero che con questo semplice esempio di esser riuscito a rendere l’idea di quanto siamo circondati da input studiati a tavolino per diventare a noi familiari e quindi gradevoli.
Cosa fare dunque? Il mio consiglio è quello di iniziare a porre maggiore attenzione agli stimoli esterni che ogni giorno entrano nei nostri cervelli. Identificare bene cosa piace e cosa no, e poi iniziare ad adottare atteggiamenti che vi consentano di mettere in pratica le vostre scelte.
Lo so, il cambiamento non è semplice, ma a piccoli passi, gradualmente, si può raggiungere l’obiettivo prefissato.

Vi posso assicurare che la vostra vita cambierà, il vostro modo di vedere il mondo cambierà ed identificare gli stimoli da evitare, dopo un po’ di pratica, diverrà automatico.
Sicuramente l’obiettivo di questo articolo non è quello di inculcare nella vostra mente l’idea che qualcuno ci spii, ci controlli, vuole la nostra anima (anche se è così :P) ma soltanto quella di iniziare ad avere un atteggiamento critico e costruttivo in merito a quello che ogni giorno vediamo ed ascoltiamo.

Ora vi lascio, vado a bere una Greensnail con gli amici!

 

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